Ricetta Acarajé con vatapa
2019-07-08- Cucina: Ricette Brasiliane
- Consigliato: Festività
- Difficoltà: Intermedio
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- Resa: 10
- Porzioni: 8
- Tempo di preparazione: 35m
- Tempo di cottura: 10m
- Pronto in: 45m
Ricetta Acarajé con Vatapa
Ricetta Acarajé con vatapa è un piatto tipico della cucina afro-brasiliana, composto da una pasta di fagioli del tipo feijão-fradinho (il nostro fagiolo bruno con occhio nero), cipolla e sale, fritta nell’olio di dendê, una palma del Nord-Est del Brasile.
Una volta fritta, la pasta acquista consistenza ed è generalmente riempita o accompagnata da peperoncino, gamberi, vatapá, caruru, insalata.
Il piatto è consumato di solito nello Stato di Bahia, dove è costume friggerlo e imbottirlo per strada, e mangiarlo quindi sul posto.
La bancarella dove la baiana espone i suoi prodotti è chiamato tabuleiro da baiana.
L’acarajé con vatapa è venduto dalle baiane nell’abito tradizionale di colore bianco.
L’acarajé è simile ad un altro piatto della cucina baiana, l’abará: mentre l’acarajé è fritto, l’abará è cotto al vapore e meno calorico.
- Porzioni: 8
- Preparazione: 35 min. – Cottura: 10 min.
- Pronto in: 45 min.
Ingredienti
- 1 kg di fagioli neri sminuzzati
- 2 unità di cipolla
- 50 grammi di gamberetti dissalati secchi
- 3 unità di pane francese fresco o morbido
- 2 e 1/2 tazza di latte di cocco
- Centinaio di arachidi, tostate e sgusciate
- 1 scaglie di zenzero
- Centinaio di anacardi, tostate e sgusciate
- 1 unità di cipolle
- 3 spicchi d'aglio
- 50 gamberi
- 1 tazza di olio di palma (o quello che preferite)
- sale qb
- olio di palma da friggere (o altro olio)
Metodo
Passo 1
Immergere i fagioli in acqua fredda per sei ore.
Passo 2
Scolatelo e risciacquatelo sotto l'acqua corrente finché non si stacca.
Passo 3
Lasciarlo scolare in un colino con un panno fino a quando non è asciutto.
Passo 4
Trasferire al miscelatore o al processore e aggiungere una cipolla, gamberetti essiccati e sale.
Passo 5
Tagliuzzare finché non ha una consistenza di pasta.
Passo 6
Versare in una ciotola e mettere da parte.
Passo 7
Sbattere l'altra cipolla nel frullatore e aggiungerla gradualmente all'impasto, picchiettando con un cucchiaio, finché l'impasto non è morbido.
Passo 8
Con un cucchiaio modellare gli acarajé e friggerli nell'olio di palma calda.
Passo 9
- Crea il vatapá -
Passo 10
Metti il pane nel mezzo del latte di cocco e lascia riposare per tre ore.
Passo 11
Scolare e mettere nel frullatore.
Passo 12
Aggiungere le arachidi, gli anacardi, lo zenzero, la cipolla, l'aglio, i gamberetti essiccati e il sale.
Passo 13
Mescolate bene e fate cuocere.
Passo 14
Aggiungere lentamente il latte di cocco rimanente e l'olio di palma e mescolare per circa 20 minuti o fino a quando rassodare.
Passo 15
Servire l'acarajé ripieno di vatapá, gamberetti e salsa vinagrette.
Passo 16
Suggerimento: Per avere un impasto morbido, nel momento che aggiunte le cipolle dovete mescolare e sbattere bene.
Commenti (2)
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7 La gente ha valutato questa ricetta
pubblicato da klaus sopra Luglio 24, 2024
confrontando le ricette tipiche dei vari paesi del mondo possiamo ricostruire le migrazioni più o meno volute o subite dei popoli.
questi ACARAJE non sono ne più ne meno degli AKARA Nigeriani, fatti allo stesso modo e con lo stesso fagiolo: il fagliolo dall’occhio nero che, facente parte della famiglia delle afroasiatica Vigna Unguiculata, ben diifferente dal Phaseulus Vulgaris di origine americana, era presente anche in italia da prima della scoperta delle americhe. In cucina non bisogna prendersi troppo sul serio, Anche la cucina Italiana è in gran parte questione di Marketing: se si fosse onesti gran parte dei piatti di cui vantiamo le origini territoriali li troviamo non molto diversi in tutto il bacino mediterraneo.
pubblicato da admin sopra Agosto 6, 2024
Ma infatti molti piatti brassiliani come anche quelli italiani e del tutto il resto viene sempra antichità, per dirti la maggior parte del cibo brasiliano viene dall’africa per via della colonizzazione, africani portati nel sud america come schiavi all’epoca che poi sono diventati gli attuali brasiliani/sudamericani mischiati con gli occidentali ed indios.
Ma alla fine dei conti molti piatti sono simili come a Napoli per dire che fanno una mezza specie di fagiolata brasiliana.
Come per dire la pizza che se uno va a vedere le origini non sono veramente napoletani come molti dicono ma deriva dall’Egito all’epoca dei faraoni ma poi fu migliorata intorno il 1880 a Napoli con il cuoco Raffaele Esposito in onore della regina margherita di savoia.